La prima cosa da tenere in considerazione è che non conta la tipologia di sapone (solido, liquido o in schiuma), quanto l’accuratezza da prestare al momento del lavaggio delle mani.
Occorre seguire una determinata tecnica, cioè bagnare le mani, strofinare il sapone tra i palmi per produrre abbastanza schiuma, passando poi il prodotto tra le dita, il dorso ed anche sotto le unghie.
Le unghie raccolgono molta sporcizia nel corso della giornata e rappresentano fonte di possibili infezioni, per la presenza di batteri e germi (per questo è importante evitare di mangiarsi le unghie). Infine, risciacquare ed asciugarsi con un asciugamano pulito o una salviettina monouso.
La procedura di lavaggio deve durare almeno una trentina di secondi.
Bisogna ricordare che lavarsi le mani con il sapone, che può essere anche realizzato in casa, ha l’obiettivo di igienizzarle attraverso sfregamento, a differenza dei saponi antibatterici che hanno la funzione di eliminare i germi.
Tali saponi, inoltre, sono piuttosto aggressivi e andrebbero utilizzati solo in caso di reale necessità, non per un uso quotidiano, in quanto producono secchezza e screpolature.